
Finanziamento a fondo perduto per favorire l’efficienza energetica per le micro e piccole imprese del commercio, della ristorazione e dei servizi
Regione Lombardia, per sostenere le micro e piccole imprese dei settori commercio, pubblici esercizi e servizi dell’aumento dei costi dell’energia dovuti anche alla crisi internazionale in corso, ha creato il bando per l’efficientamento energetico.
Chi ne può beneficiare?
Tutte le micro e piccole imprese afferenti ai settori commercio, pubblici esercizi e servizi che, dalla data di presentazione della domanda di contributo fino all’erogazione dello stesso siano in possesso del codice ATECO primario o secondario riferito sotto:
- G 47 Commercio al dettaglio
- J 56 Attività dei servizi di ristorazione
- J 58 Attività editoriali
- J 63 Attività dei servizi di informazione e altri servizi informatici
- L 68.3 Attività immobiliari per conto terzi
- N 82 Attività di supporto per le funzioni di ufficio e altri servizi di supporto alle imprese
- P 85 Istruzione
- R 93 Attività sportive di intrattenimento e divertimento
- S 95 Riparazione di computer e di beni per uso personale e per casa
- S 96 Altre attività di servizio alla persona
Tipologia di interventi:
Sono ammissibili al contributo a fondo perduto investimenti per l’efficientamento energetico di un ammontare minimo di €4.000,00, da realizzare unicamente presso la sede presente in Lombardia e da rendicontare unitamente alla domanda di concessione del contributo entro il 15 dicembre 2022.
Le spese a netto dell’IVA relative a beni e attrezzature strettamente funzionali all’efficientamento energetico:
- acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione;
- impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con finti rinnovabili da utilizzare nel sito produttivo;
- acquisto e installazione di macchinari e attrezzature in sostituzione dei macchinari e delle attrezzature in uso nella sede oggetto di intervento
- acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione delle caldaie in uso;
- acquisto e installazione di raffrescatori/raffreddatori evaporativi portatili o fissi che non richiedono l’utilizzo di fluidi refrigeranti;
- acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici;
- acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale;
- costi per opere murarie, impiantistica e costi assimilati nel limite del 20% delle precedenti lettere da a) a g) e costituiscono spesa ammissibile solo se direttamente correlati a funzionali all’installazione dei beni oggetto di investimento;
- spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche, contributi obbligatori dei professionisti, ecc) nel limite del 10% dei costi di cui alle precedenti voci da a) a h)
- altri costi indiretti, riconosciuti in misura forfettaria del 7% dei costi diretti di cui alle voci da a) a i)
Censimento delle C.E.R e situazione Lazio

Legambiente: da giugno 2021 a maggio 2022 censite 59 nuove comunità energetiche in Italia
Tra configurazioni di comunità energetiche da fonti rinnovabili e autoconsumo collettivo, sono 59 i casi censiti in Italia tra giugno 2021 e maggio 2022. Sale così a 100 il numero di comunità di energie rinnovabili mappate negli ultimi tre anni. Sono alcuni dei dati che emergono dalla sedicesima edizione del rapporto Comunità Rinnovabili di Legambiente.
35 sono le comunità energetiche attualmente operative, 41 in fase di realizzazione e 24 in fase di progetto. Di queste, Legambiente riporta i casi virtuosi, come il caso di oltre 700 famiglie, che grazie all’energia prodotta dagli impianti solari utilizzata per alimentare le pompe di calore aria-acqua e i servizi comuni nei condomini, otterranno una riduzione del fabbisogno energetico da fonte fossile tra il 57% e l’81% per i consumi elettrici e da un minimo del 17% ad un massimo di 56% per quelli termici.
O ancora, nel caso delle comunità energetiche, il report presenta le comunità Nuove Energie Alpine, quella di Ventotene (LT), la comunità energetica Critaro (in Calabria) insieme a quelle siciliane di Messina, Sortino e Blufi che hanno posto l’accento sui benefici sociali per le fasce di popolazione che vivono in condizioni di disagio socioeconomico.

Lazio: 100 comunità energetiche entro il 2022
Entro quest’anno 100 Comunità energetiche rinnovabili (CER) in altrettanti Comuni ed investimenti per 110 mln €, questo è l’obiettivo della Regione, che per la diffusione di queste iniziative ha firmato un protocollo d’intesa con il Dipartimento di ingegneria meccanica e aerospaziale (Dima) della Sapienza Università di Roma.
La collaborazione tra la Regione e il Dima, presentata dal presidente Nicola Zingaretti e dall’assessora alla Transizione ecologica e digitale Roberta Lombardi, è partita già nei mesi scorsi con una serie di incontri di formazione per i sindaci ed è stata ora ufficializzata con il protocollo, che prevede – oltre alla formazione – attività di analisi e diffusione delle CER nel Lazio.
Per le CER saranno messi in campo investimenti complessivi per 110 milioni di euro provenienti dal PNRR, da fondi Ue 2021-2027 e da risorse regionali, ha affermato Zingaretti, mentre Lombardi ha precisato che “in pochi mesi sono state raccolte circa 150 richieste da parte di Comuni, associazioni e parrocchie che vogliono dare vita a una CER e sono state attivate 36 assemblee di CER nelle 5 province del Lazio, di cui 12 a Roma (Città Metropolitana e Provincia), 8 rispettivamente a Viterbo e Rieti e 4 a Latina e Frosinone”. Inoltre, ha aggiunto l’assessora, sono arrivate 50 proposte di CER attraverso il bando di idee “Lazio in transizione”, tra le quali figurano sperimentazioni come i nuovi dispositivi (pellicole e “asfalto” fotovoltaico) e l’uso di blockchain per la certificazione della “prosumazione” di energia.
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L’Assemblea regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato all’unanimità la legge sulle Comunità energetiche da fonti rinnovabili (CER) e l’autoconsumo collettivo, che rappresenta una sintesi della proposta della Giunta e di due progetti dei consiglieri di Lega e M5S (QE 24/2).
La legge, composta di nove articoli, sosterrà gruppi di persone fisiche, imprese, enti territoriali, centri di ricerca e associazioni che decidono di agire collettivamente per produrre, distribuire, scambiare, accumulare energia attraverso impianti di energia rinnovabile. In particolare, la legge individua le “azioni di sistema” e le misure di sostegno e promozione, prevedendo l’erogazione di contributi e strumenti finanziari alla costituzione e progettazione delle CER, fino all’acquisto e installazione degli impianti di produzione e di accumulo.
Inoltre sono previste iniziative di comunicazione e informazione sui temi dell’energia rinnovabile e dell’autoconsumo e di formazione delle professionalità coinvolte, nonché accordi con i Comuni e con l’Anci Emilia-Romagna finalizzati alla diffusione e condivisione delle “migliori pratiche”.
La Regione e gli enti locali individueranno, entro un anno dall’entrata in vigore della normativa, i tetti degli edifici pubblici e le aree pubbliche da mettere a disposizione per l’installazione degli impianti a servizio delle CER.
Con l’obiettivo di contrastare la povertà energetica e favorire l’inclusione sociale, la legge concede contributi maggiori per la costituzione di CER composte da soggetti con fragilità economica, oppure da enti del terzo settore, enti proprietari di gestione di alloggi di edilizia residenziale pubblica o sociale, o situate in aree montane e interne del territorio regionale o, in alternativa, che realizzino progetti di inclusione e solidarietà.
Potranno beneficiare di contributi maggiorati anche le CER tra i cui membri sono presenti enti locali che hanno approvato piani o strategie integrate di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici (Paesc).
La legge istituisce un registro regionale delle CER – che saranno chiamate ogni anno a redigere un bilancio dell’energia prodotta, autoconsumata e condivisa – e un Tavolo tecnico permanente con funzioni consultive e di confronto composto da rappresentanti della Regione, delle associazioni, di Anci e Upi Emilia-Romagna, dell’Enea e cluster regionali competenti in materia, nonché del Tavolo regionale dell’Economia solidale.
Per l’attuazione, oltre il primo stanziamento inserito nella legge di 200.000 € per il 2022 e 150.000 € per il 2023, la Regione utilizzerà le nuove risorse comunitarie destinando almeno 12 milioni € del FESR, da affiancare ai fondi del PNRR.
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P.M. Service e lieta di invitarti alle prossime date del tour ZCS Azzurro Roadshow 2022, dedicato ai professionisti del settore, in cui verrà illustrata l’intera gamma dei prodotti e saranno trattate tematiche tecniche legate a tutti i prodotti Azzurro ZCS in modo da aumentare le competenze degli installatori.
Al fine di ricevere l’attestato “Installatore Certificato Azzurro ZCS” è necessario partecipare a l’intera giornata di formazione.
- Padova, 7 giugno preso Galzignano Terme Golf Resort
- Trento, 8 giugno preso Cantine Ferrari
Rimani sintonizzato per le tappe a venire!
Arriva il bando “Reddito Energetico” per chi abita in Puglia

Nuovi bonus e aiuti per installare un sistema fotovoltaico o un altro sistema energetico da fonti rinnovabili in Puglia.
L’efficientamento energetico si apre così alle famiglie con un reddito inferiore ai 20.000 euro annui, che possono sfruttare il bonus per ottenere un impianto energetico più funzionale. La misura prevede un fondo di 6,8 milioni di euro, per un contributo a famiglia di 6 mila euro (Iva inclusa) che arriva a 8.500 euro in caso di impianto di accumulo.
A chi è rivolto?
Il bonus economico per il fotovoltaico, sotto forma di sconto, è destinato agli utenti residenti o domiciliati da almeno un anno nella regione Puglia. Il requisito essenziale per poterlo chiedere è avere un reddito Isee non superiore ai 20 mila euro per l’anno 2022. Inoltre chi ne fa richiesta non deve beneficiare di altre agevolazioni sul piano comunale, regionale o statale in materia di efficientamento energetico. Compreso in questo limite anche il Superbonus 100% e le altre misure di detrazione del credito d’imposta.
Chi intende installare un impianto fotovoltaico o altra fonte di energia rinnovabile (fotovoltaico, termo fotovoltaico o eolico), può richiedere il bonus sull’acquisto e l’installazione.
Un riassunto dei requisiti per i residenti della regione Puglia:
- i clienti finali e titolari di punti di consegna dell’energia elettrica a uso domestico, proprietari o titolari di diritti reali di usufrutto, uso, abitazione, o diritto di superficie, di unità abitative indipendenti, non in condominio, situate nel territorio regionale;
- i clienti finali e titolari di punti di consegna dell’energia elettrica a uso domestico, proprietari o titolari del diritto di usufrutto, uso, abitazione, o diritto di superficie su unità immobiliari facenti parte di edifici in condominio situati nel territorio regionale. In tale caso l’installazione è consentita sul lastrico solare, su ogni altra idonea superficie comune e sulle parti di proprietà individuale dell’interessato;
- i condomìni, così come definiti dal Decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 “Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica” (contabilizzazione del calore), situati nel territorio regionale, per le utenze relative ai consumi di energia elettrica per il funzionamento degli impianti a uso condominiale.
Attenzione però altro requisito, questa volta tecnico, è il limite di potenza dell’impianto che non deve essere inferiore a 1,8 kW elettrici. Per questo genere di impianti è previsto un contributo a fondo perduto fino a 6.000 euro.
Come si legge nel bando chiamato Reddito energetico, il bonus permette di acquistare e installare impianti fotovoltaici, solari termo-fotovoltaici e micro-eolici. Tale sostegno non vale solamente per le case indipendenti, ma anche per gli impianti a uso condominiale. Per raggiungere lo sconto massimo di 8.500 euro si deve richiedere l’acquisto e l’installazione anche di un sistema di accumulo, che assicura un extra di 2.500 euro di sostegno.
Come beneficiare del bando?
Per richiedere il bonus per l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico si può presentare la domanda di iscrizione sulla piattaforma telematica del sito della regione Puglia creato appositamente (https://www.regione.puglia.
La domanda potrà essere compilata a partire dal 25 maggio 2022 e fino al 22 agosto 2022.
Fonti: www.money.it

Ricominciano gli eventi in presenza, con date già fissate in tutta Italia. Incontra il Team SolarEdge e scopri tutte le novità dell’offerta completa per il mercato residenziale e commerciale. Sei attivo nel settore del fotovoltaico? Allora sei invitato al Roadshow SolarEdge 2022.
Programma della giornata
09:00 Registrazione evento Solardge Roadshow 2022
9:30 – 11:00 SolarEdge Home
11:00 – 11:15 Pausa caffè
11:15 – 13:00 SolarEdge for Business
13:00 – 14:00 Light lunch
14:00 – 16:00 Incontri liberi con il Team, networking
Prossimi Eventi
Giovedì 26 Maggio, Firenze | Registrati
Martedì 31 Maggio, Roma | Registrati
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Il ruolo degli accumuli nelle Comunità Energetiche Rinnovabili

si avvicina la data della nuova tappa del TOUR 2022 di ITALIA SOLARE.
Nell’appuntamento di Milano faranno il punto sulle esperienze fatte fino a oggi dalle comunità energetiche, focalizzando l’attenzione sui sistemi di accumulo a supporto delle stesse.
Guarderanno anche al significato che assumeranno le indicazioni contenute nel decreto attuativo che dovrebbe essere pubblicato a breve e il cui obiettivo dovrebbe essere quello di favorire un più ampio sviluppo delle comunità energetiche su tutto il territorio nazionale.

Ha preso il via oggi, mercoledì 11 maggio, l’evento The Smarter E Europe a cui fanno riferimento le quattro fiere specializzate Intersolar, Ees , Power2Drive ed EMPower. La kermesse, che quest’anno ospita 1.300 espositori e si prepara ad accogliere oltre 50mila visitatori, si svolge a Monaco di Baviera fino a venerdì 13 maggio.